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...è probabile che i primi insediamenti nel territorio di Cassibile, siano ad opera dei Siculi, che si stabilirono all'imbocco inferiore di Cava grande, precisamente tra il Cugno Fazio a sud e il Cugno Mola a nord. Qui si sviluppò una vera o propria Civiltà, testimoniata da una necropoli (fig1) di circa duemila tombe scavate nella roccia e di innumerevoli reperti ossei, ceramici e metallici, databili fra il 1000 e l'850 a.C. Elementi caratteristici e tipici di questa fase preistorica, sono le ceramiche dipinte a motivi piumati, le fibule metalliche con arco a gomito o a occhio con artiglione rettilineo, i rasoi di forma quadrangolare, le asce a cannone. Questo dimostra la fortissima influenza, dovuta al commercio fenicio, che in questa età si è fatto predominate lungo la costa della Sicilia. Presso i Cugni di Fassio e Cugno di Mola, si ammassarono in gruppi le capanne dei Siculi di Cassibile, che pian piano divennero una vasta e potente tribù, essi avevano scelto una posizione formidabile per guardare l'altopiano acrense, e tener d'occhio la costa da cui veniva la dominazione straniera. Per seppellire i loro morti essi avevano modeste celle, quadre ed ellittiche.
Già alla fine del secolo XIV si hanno notizie sul feudo di Cassibile quando la baronia di Cassibile era di pertinenza di Guglielmo Raimondo Moncada, conte di Augusta. La baronia passò agli Arici, ai Lanza, agli Speciali e dal 1580 al 1785 fu dei Branciforte. Divenne poi di Salvatore Branciforte, principe di Butera, che dopo averla conquistata ne divenne marchese dopo dodici anni. Il territorio di Cassibile che racchiudeva le località di Mortillaro, Contessa, Cugno di Cassero, Stallaini, Gallina, fu concesso a Silvestro Loffredo di Messina nel 1797 insieme al titolo di Marchese di Cassibile, il quale condusse l'impresa grandiosa dei lavori stradali per valicare agevolmente i colli e i valloni che intersecavano la tenuta; su una lapide piantata su una roccia si legge:
Puleo Gaetano Loffredo di Cassibile 1904-1908 costruì la strada e il ponte di S. Gaetano per congiungere i suoi ex-feudi di Cassibile e Cuccellato Cugni di Cassero e Contessa. La figlia M. Emanuela ricorda.
Nel 1850 Silvestro iniziò la costruzione dell'antica borgata rurale, che fu completata dal figlio Gaetano I° e nel 1870 inaugurò una chiesa dedicata alla Sacra Famiglia. I primi abitanti di questa borgata venivano dai territori circostanti come Monterosso, Canicattini, Palazzolo, erano contadini dediti alla pastorizia, il Marchese aveva dato loro la comodità dell'abitazione e del pascolo per le loro bestie. Nella borgata si insediò pure la prima caserma dei Carabinieri, allora a cavallo, e pure un'osteria dove le persone di passaggio trovavano rinfresco e riposo. A Gaetano II° successe la nipote Maria Emanuela Pulejo (1908-1971) ed intorno al 1930, sfrattati perchè i locali dovevano servire da magazzino, alcuni cassibilesi ed altri contadini provenienti dalle zone circostanti, spinti dal bisogno di avere una propria casa, acquistarono degli appezzamenti di terreno più a nord , sorse così il primo agglomerato urbano , destinato ad espandersi fino alla situazione attuale. Alla morte di Emanuela, il marchesato fu ereditato da Gutkowski Pulejo Loffredo Silvestro, attuale discendente. Il nome Cassibile è abbastanza noto ai libri di storia, per un evento che ha interessato la diplomazia internazionale del II° Conflitto Mondiale. Il 3 settembre 1943 a Cassibile, fu firmato (fig 5), dai Generali G. Castellani per l' Italia e W. Bedell Smith per le forze alleate, l'armistizio che sanciva la resa incondizionata dell'Italia e quindi la fine della guerra a fianco della Germania nazista. L'accordo fu reso pubblico l'8 Settembre per radio, prima dal Generale D. Eisenhower, poi dal Maresciallo Pietro Badoglio. Tutto questo avveniva a Cassibile in contrada S. Teresa Longarini, presso la masseria S. Michele davanti ad una villa-fortezza della seconda metà del cinquecento. Sul posto della firma dell'armistizio, gli alleati lasciarono in ricordo un cippo su cui è scritto: "ARMISTICE SIGNED HERE SEPT 1943 ITALY-ALLIES"(fig.6). Segue il disegno di una tenda e di una stella a cinque punte. L'antico borgo, doveva costituire il centro ed il punto di espansione di Cassibile (fig.2-3), ma non fu così. Invece all'unica via, lungo la quale sorgeva una fila di ordinate abitazioni, si è costituita una rete di strade e nuove abitazioni, fino a raggiungere all'attuale espansione .Oggi Cassibile non è più una piccola borgata o un "paesello", ma una cittadina capace di auto gestirsi e di camminare da sola. Da poco più di 1000 abitanti degli anni cinquanta, si è giunti a circa 3400 negli anni ottanta, per arrivare ai 5800 odierni. E' un incremento in controtendenza, nei confronti dei paesi vicini, i cui abitanti tendono a diminuire. Oggi Cassibile può considerarsi una cittadina cosmopolita, in cui la magnifica convivenza con gli extra comunitari la colloca al primo posto come cittadina modello per la pace e la vita. Oggi Cassibile, purtroppo non è Comune, anni fa si è costituito un comitato per l'autonomia di Cassibile-Fontane Bianche, poichè a Cassibile oggi sta stretta la definizione di frazione e molti servizi sarebbero di pubblica utilità per celerità ed adeguata fruizione per gli abitanti del luogo. Ormai le numerose palazzine (fig.10-11) e le varie strutture (fig.7-8-9) le conferiscono l'aspetto di una cittadina operosa, ordinata e moderna. Oggi l'economia della cittadina è basata principalmente sull'agricoltura, grossi produttori agricoli danno lavoro a buona parte dei cittadini. Numerose sono comunque i piccoli agricoltori e coltivatori diretti. Discreta importanza ha anche il settore edile e dell'artigianato, nonchè il terziario rappresentato da piccole imprese commerciali e di servizio. Molto rinomato è il settore della ristorazione che offre specialità locali e tradizionali, specialità marinare e le famose e gustose pizze di Cassibile. Il settore recettivo è situato principalmente sulla zona balneare di Fontane Bianche con boungalow, camping ed hotel che offrono servizi all'avanguardia e di prim'ordine, dove il turista trova tutti i confort e divertimenti.
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fig.2 | |
fig.3 | |
fig.4 | |
fig.5 | |
fig.6 | |
fig.7 | |
fig.8 | |
fig.9 | |
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fig.11 |